Renato Bruscaglia si colloca tra i maggiori rappresentanti della produzione grafica del secondo Novecento. Riconosciuto interprete del paesaggio la sua opera si distacca dalla scuola naturalistica e figurativa della tradizione prediligendo la tecnica calcografica, e nello specifico l’acquaforte, per giungere ad una personale e innovativa autonomia stilistica che lo colloca tra i “Maestri” del secolo scorso.

“La scelta di Bruscaglia fu presto quella di un segno portante, significativo, capace cioè di condurre il disegno a un risultato completo. Il reticolo non invase con la sua ombra l’immagine, la dilatazione del segno non divenne allusione impressionistica. Tra le due possibili varianti, era l’espressione che tentava Bruscaglia, non costretta ai termini intellettuali di una maniera del segno, ma piuttosto frenata da un tratto forte e autonomo. In bianco e nero. Renato è un incisore e cioè un artista del bianco e nero. Ha adottato questa versione di immagine per nulla riduttiva, e invece fortemente potenziale, dove tutti i sali della vita visiva si condensano in assolutezze vibranti per la loro avversa unicità e solitudine, prima di intraprendere la strada infinita delle relazioni. Nessuno potrà descrivere compiutamente la fulgente bellezza del foglio bianco sempre in bilico sul lucido abisso del nero, se non ha praticato il cammino dell’acquaforte, selezione estrema condotta alla forza della risoluzione ottica, potenza dell’imprimitura indelebile come quella di un pollice sulla pece oppure canto disteso della scrittura che induce le sue lettere a cavillare sul fondo della carta… Il mestiere, cioè quel tanto di misterioso perfino che si nasconde nei difficili passaggi intermedi dell’acquaforte, sembra per Bruscaglia il modo più diretto per raggiungere un risultato, senza sorprese. Che è una tensione diretta, volontaria e frontale e conclude nella precisa decisione di fare “poesia sul reale”.  Direi davvero che nulla, di Bruscaglia e della sua veramente “perfetta” figura d’artista, sfugga a questa abbreviata definizione.”  (Andrea Emiliani)

Attività Artistica

L’attività artistica di Renato Bruscaglia è incentrata sulle tecniche calcografiche, in particolare l’acquaforte, esercitate e insegnate per tutta la vita. In questa sezione oltre ad una selezione mirata di incisioni relative ai diversi periodi della sua attività, sono visionabili anche alcuni esempi di pittura ad olio ed acquerello, raramente esposti al pubblico. edizioni d'arte e pubblicazioni a sua firma.

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Archivio

Consiste in un ricco apparato di catalogazione delle opere eseguite dall’artista nelle varie tecniche, appunti e schizzi preparatori nonché materiale bibliografico, fotografico e testimonianze di artisti coevi ed ex-allievi. E’ uno strumento funzionale allo studio della personalità e della produzione completa dell’artista, oltre che del contesto in cui operò, a disposizione di appassionati e studiosi della materia.

Mostre

In questa sezione sono consultabili i cataloghi delle principali mostre personali contenenti i testi dei molti critici che le hanno recensite, da Cavalli, Gnudi, Tassi e Courir a Volponi, Emiliani, Cuppini, Ficacci e Pinelli, l’elenco delle mostre collettive a cui l’artista ha partecipato.

Antologia critica

Molti i contributi e le positive recensioni al lavoro di Bruscaglia. Qui alcuni testi riportati per intero apparsi su riviste/giornali o in occasione di partecipazione a mostre collettive.