Il segno è una traccia, che conduce il viaggiatore attento a scoprire una passione che vive ancora dentro la città urbinate con tesori gelosamente custoditi in raccolte private o affascinanti laboratori dove antiche tecniche sfidano nuove tecnologie.

Nasce così Il segno condiviso che, aprendo alcuni di questi luoghi, esclusivamente su prenotazione, offre un’occasione unica di fruizione intima e inedita capace di trasmettere il pensiero che precede e nutre segretamente ogni opera, di ricordare storie passate e progettarne di nuove.

Per questo viaggiatore curioso, entrare all’interno delle mura ducali è come immergersi in tante storie: le storie dei Duchi da Montefeltro, del papa Clemente XI, dell’Università, la storia dell’incisione artistica per cui Urbino può vantare il nome di città dell’incisione. Dalla Scuola del Libro, nella quale la grafica d’arte assume un ruolo preponderante nella prima metà del Novecento, inizia un percorso di sviluppo nell’ambito artistico e grafico che porta alla creazione dell’Accademia di Belle Arti alla fine degli anni ‘60, dell’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, all’attivazione di numerose stamperie d’arte che ben presto si affermano in campo internazionale esportando l’attività in altre città italiane, europee e americane. Nell’ambito della Scuola del Libro si formano i rinomati microincisori italiani che per il Poligrafico delle Stato incideranno monete e francobolli per le banche centrali di diversi paesi. Sempre negli anni ’60, per intuizione di Renato Bruscaglia, Carlo Ceci e Pietro Sanchini, si istituiscono i Corsi Internazionali d’Incisione che, fino al 2012, hanno accolto e formato migliaia di appassionati che hanno diffuso in tutto il mondo la fama della scuola urbinate.

In via Veterani, di fronte al Palazzo Ducale, accolti da Marta Bruscaglia si potrà ammirare l’opera completa di Renato Bruscaglia, uno dei protagonisti della grafica internazionale del secondo Novecento, le sue acqueforti, le edizioni d’arte e le opere dei suoi amici artisti.

In via Saffi guidati da Giuliano Santini sarà messo a disposizione l’archivio del centro internazionale KAUS composto da centinaia di grafiche realizzate da maestri provenienti da ogni parte del mondo e che hanno operato a Urbino, insieme alla sua collezione e le opere poetiche in ferro battuto di Fuffi (Fulvio Santini).

Spostandosi poi in piazzetta S. Andrea ed entrando nel Palazzo De Praetis il visitatore, incontrando Bruno Cerboni Bajardi, potrà immergersi nello straordinario mondo della microincisione, la raffinata tecnica del bulino usata per incidere le banconote e i francobolli. Attualmente sede della Accademia Internazionale dell’Intaglio antico a Bulino, è uno dei pochi siti al mondo dove si insegna la scienza dell’arte del bulino applicata alla carta moneta. Il Maestro Bajardi potrà esporvi il proprio lavoro di microincisore, l’archivio che raccoglie alcuni lavori dei Maestri della cartamoneta, le sue grafiche i suoi disegni, i suoi dipinti.

Esclusivamente su prenotazione al seguente indirizzo: archiviodiffusodellarte@gmail.com

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