L'orizzonte che respira

Il “fil rouge” che unisce queste pagine non è rosso, ma è nero, ugualmente – se non ancor di più – coinvolgente. E’ un filo che assimilo al segno, quello che corre lungo il foglio raccontando pensieri e suggestioni fino a formare un tessuto esclusivo, ad ordire quella trama così personale, unica di parole e immagini. Lo stesso filo che da traccia incisa sulla lastra diventa impronta dell’inchiostro sulla carta, quello che corre lungo il crinale dei monti, che sprofonda nei calanchi delle nostre colline o delimita appena il mare, là in fondo alla valle.
E ancora di più è il filo che lega maestri e allievi, luoghi e persone anche lontane, che non si spezza…si trasforma magari, guidandoci comunque verso l’orizzonte che, ampio e luminoso, respira (M. Bruscaglia)

Transiti di uno sguardo Laterale.
Tre artisti di diverse generazioni si ricongiungono lungo la via maestra nel dizionario della luce incisa di Renato Bruscaglia. Vi è un avvicinamento senza tempo in questa raffinata plaquette, quattro preziose gemme brillano a varie “distanzie”calcografiche. 
L’orizzonte è visto dal basso, dall’alto da dentro la terra, prende corpo nello specchio della lastra; un tragitto della morsura tra terra e cielo.
Un omaggio a Renato Bruscaglia prende forma per i fedeli adepti di questo sentire, che punta al segreto nascosto dell’emozione, attraverso le suggestioni della ripetizione. Nulla a che vedere con l’improvvisata efficienza della civiltà performativa. Cassar scava il metallo per comprendere la fisicità dell’opera, Fraternali guida la sonda che entra nel mondo interiore e ricrea l’esperienza del vissuto, Caruso tesse una fitta rete per l’esperienza più distillata della luce.
Una liaison armoniosa, raffinata e disciplinata per celebrare Renato Bruscaglia e la musica delle sue trame dei suoi segni di un paesaggio senza tempo.

Nessuna concessione al compiacimento di segni e forme, questi incavi nascono dall’esclusivo sentire silenzioso e severo degli autori, dentro la grande misura del paesaggio, in uno spazio minuto di zinco e rame (G. Turria).

Questa edizione d’arte è disponibile presso l’Archivio Bruscaglia ad Urbino.